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Come usufruire della Legge 104

Consente ai componenti di un nucleo familiare che hanno una persona invalida di poter fare richiesta al datore di lavoro di avvicinamento all’abitazione del parente

22 marzo 2022 / Notizie

La Legge 104 consente ai componenti di un nucleo familiare che hanno una persona invalida di poter fare richiesta al datore di lavoro, ove vi sia la possibilità, di avvicinamento all’abitazione del parente, così che possano intervenire prontamente nel caso in cui il familiare abbia bisogno di essere assistito urgentemente. Consente anche di avere diritto a richiedere dei permessi al fine di poter accompagnare il familiare nel caso in cui avesse bisogno di fare delle analisi o visite mediche o quant’altro necessiti per la sua salute.
I permessi possono essere utilizzati solo se la persona che li richiede sia colui o colei che si prende cura del parente invalido regolarmente e che conviva con quest’ultimo, mentre dei tre giorni mensili che spettano per chi ha un familiare in questa situazione, possono essere fruiti anche da parenti o affini entro il terzo grado di parentela, anche se non vivono insieme al disabile, purché sia esso che con continuità provveda assistenza al parente e solo se non esistono altri familiari che possono prendersi cura di quest’ultimo.
Vediamo nello specifico quali sono i diritti che un familiare che assiste un parente disabile ha con la Legge 104:
 

CHI PUO’ OTTENERE I PERMESSI

Se il familiare disabile non può essere ricoverato, avranno diritto dei 3 giorni di permesso mensile retribuiti e coperti da contributi:

- Il genitore
- Il coniuge
- Il parente di SECONDO grado
- I parenti di TERZO grado, che possono usufruire dei permessi solo se i genitori o il coniuge della persona con handicap siano deceduti o mancanti (termine giuridicamente vago) o quando i genitori o il coniuge abbiano più di 65 anni o siano affetti da patologie invalidanti.
Resta invariata la modalità di ottenimento e fruizione dei permessi per assistere bambini al di sotto dei tre anni. Sono garantite due ore di permesso giornaliero o il prolungamento dell’astensione facoltativa di maternità fino al terzo anno di vita del bambino.

 

LA SEDE DI LAVORO


Il comma 5 dell’articolo 33 indica ora che il lavoratore che assiste un familiare con handicap grave abbia diritto a scegliere, ove possibile, la sede più vicina al DOMICILIO DELLA PERSONA DISABILE DA ASSISTERE.
 

CONTROLLI SUGLI AVENTI DIRITTO


All’art.33 della legge 104 viene aggiunto un comma che rafforza la possibilità di effettuare controlli sulle condizioni richieste per la legittima fruizione dei permessi lavorativi e ne disciplina gli effetti.
Non si tratta di controlli preventivi ma a posteriori, da parte del datore di lavoro e dell’INPS.
Qualora il datore di lavoro o l’INPS accerti l’insussistenza o il venir meno delle condizioni richieste per la legittima fruizione dei permessi gli stessi saranno immediatamente revocati.

 

MONITORAGGIO


È previsto l’obbligo per le Pubbliche Amministrazioni di trasmettere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri i dati relativi ai lavoratori che godono dei permessi, allo scopo di creare una banca dati in grado di dar conto delle dimensioni dei permessi per handicap e rilevare eventuali abusi

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